Hewlett Packard Enterprise (HPE), uno dei leader mondiali nel settore delle tecnologie dell’informazione, ha recentemente annunciato il lancio di una propria soluzione di virtualizzazione, lanciando il suo personale guanto di sfida ai vari competitor del settore.
Quest’annuncio arriva a pochi mesi di distanza dal recente “sisma” causato da Broadcom, attuale proprietario di VMware, che ha modificato gli equilibri di mercato ed ha scoperto un fianco, lasciando campo libero ad un possibile ingresso di nuovi, importanti competitor che a quanto pare non si stanno facendo attendere.
Non abbiamo ancora un quadro preciso dell’offerta, si tratta solo di un annuncio di presentazione che HPE ha effettuato a Discover, la sua conferenza annuale, per un servizio che peraltro non ha ancora un nome definitivo. Quello che sappiamo però è che l’azienda mira ad arricchire l’offerta di HPE Private Cloud, andando ad inserire una soluzione proprietaria ed integrata, verosimilmente per agevolare gli utenti finali, ma non riesce difficile pensare che ci sia anche il desiderio di un potenziale abbattimento dei costi in termini di licenze.
Caratteristiche della virtualizzazione di HPE
Infatti, stando a quanto annunciato finora, la soluzione di virtualizzazione proposta da Hewlett Packard Enterprise è basata su kernel Linux e sulla tecnologia KVM (Kernel Virtual Machine), ormai uno standard per il settore e con il vantaggio economico di essere completamente open source.
Sebbene l’annuncio vertesse prevalentemente verso l’utilizzo in cloud, alcune affermazioni dell’azienda lasciano presupporre la possibilità di essere utilizzato anche on premise; difficile per ora dire se sarà disponibile anche una versione standalone, separata dall’ecosistema HPE Private Cloud, in quanto l’azienda non ne fa menzione.
Fonte: Edge9